Piemonte, un patrimonio tra cultura e tradizione

Il Piemonte, come ogni regione italiana, è una terra dove possiamo trovare una vasta ricchezza sviluppata tra arte e cultura, natura e architettura, gastronomia ed enologia.

Una regione dai tratti autentici ed eleganti, a tratti antica e austera, che con le sue bellezze non lascia spazio alla delusione e non manca certo di luoghi da scoprire e vivere. Troviamo grandi città, borghi suggestivi, paesaggi sconfinati tra colline e montagne, ottima enogastronomia e una tradizione portata avanti con orgoglio e amore. Un connubio perfetto di tutto ciò che può trasformare una semplice vacanza in un viaggio indimenticabile.

Una destinazione che incontra sicuramente i gusti di tutti, i più disparati, e offre la possibilità di vivere un’esperienza a 360 gradi made cento per cento in Piemonte. Mete imperdibili tra castelli, chiese e musei da visitare, gite in montagna o al lago per gli amanti della natura, itinerari ad hoc fatti di ottima cucina e la scoperta dei siti patrimonio UNESCO per i più appassionati (ben quattro presenti in questa regione).

Oggi vi proponiamo un tuffo nei luoghi più suggestivi del Piemonte, con la possibilità di scoprire e soggiornare nei nostri “Nidi”, accuratamente scelti e selezionati per voi, affinché possano essere ciò che renderà la vostra vacanza ancora più magica.

Scegliamo di soggiornare presso un piccolo e riservato bed and breakfast chiamato Langhe Country House, un’oasi di pace e pura tranquillità a pochi passi dai più bei punti di interesse della zona.

I proprietari vi accoglieranno nella loro casa, un casale finemente ristrutturato nel massimo rispetto della tradizione e con materiali locali, dove vivrete un soggiorno all’insegna dell’ecosostenibilità e assaporando i prodotti a chilometro zero coltivati in questo piccolo angolo di paradiso.

Dotata di sole sei suite, tutte molto curate e arredate con gusto, la struttura offre sia una piscina esterna aperta nei mesi più caldi che una spa privata dove vivere momenti di intimità seguendo magnifici percorsi benessere.

Vogliamo proporvi, sempre in zona, un soggiorno a Casa di Langa, una struttura dal carattere diverso, contemporanea e innovativa, con una filosofia sostenibile e unica.

L’albergo, che si trova nel piccolo borgo di Cerretto Langa, offre la possibilità di vivere un soggiorno all’insegna del relax e del rapporto con la natura che lo circonda. Dotato di piscina e centro benessere, si impegna ad essere un luogo lussuoso che rispetta pienamente l’ambiente in cui si trova. Il suo design e la sua architettura si distinguono per la grande eleganza unita alla semplicità, pur mantenendo il rispetto della tradizione locale.

View on abandoned castle and autumnal vineyards of Langhe in Piedmont, Northern Italy.

Essendo le strutture situate al centro delle Langhe, sarà possibile raggiungere in breve tempo molte delle sue mete più famose, partendo proprio dal piccolo borgo di Neive, che è stato inserito anche nell’ambita classifica dei “Borghi più belli in Italia”. Questo piccolo comune, estremamente noto per i suoi abbondanti vigneti, è uno degli antichi borghi della terra dei quattro vini, che i più esperti sapranno essere Barbaresco, Dolcetto, Moscato e Barbera, ricca di palazzi eleganti e antiche edifici che possono essere esplorati. Non può mancare una visita alla duecentesca Torre dell’Orologio, al Castello e alle classiche strutture religiose.

Un altro borgo da visitare è sicuramente Alba, cittadina di origine medievale e anch’essa inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, famosissima per la sagra che è orgogliosa di ospitare ogni anno, la Sagra del Tartufo Bianco d’Alba, che si svolge ogni autunno e richiama turisti e amanti di questa prelibatezza provenienti da tutto il mondo. Passeggiando per i vicoli di questa cittadina, non dimenticate di visitare la città sotterranea, insieme alla Piazza del Risorgimento e alla Cattedrale di San Lorenzo.

Sempre nelle vicinanze troviamo La Morra, conosciuta anche come il “Belvedere delle Langhe” per la sua posizione strategica e per il panorama mozzafiato che offre. Decisamente nota per la stravagante chiesa colorata, frutto dell’arte contemporanea progettata da Sol LeWitt e Devid Tremlett, la Cappella del Barolo. Da non perdere una visita al Campanile del 1700 e alla Chiesa di San Martino, oltre ovviamente alla zona del Belvedere.

Ci sono molti altri borghi che meritano di essere visti e tra questi vogliamo suggerirvi anche Serralunga d’Alba, Barolo, Barbaresco, Grinzane Cavour, Cherasco, Monforte d’Alba e Bra.

A pochi minuti dal piccolo borgo di Barbaresco troviamo un altro Nido che vogliamo consigliarvi per il vostro soggiorno in Piemonte, l’Agriturismo dai Grèsy, un luogo esclusivo circondato da vigneti e dove potrete vivere una vacanza in totale tranquillità. Le camere, undici in totale, sono tutte progettate con uno stile minimal ed elegante e la struttura, finemente ristrutturata di recente, è dotata di un’architettura attenta all’ambiente circostante e risalta l’equilibrio tratra modernità e tradizione. Dotato di piscina e anche di spa, questo agriturismo è il luogo perfetto per rilassarsi e vivere appieno l’esperienza che questa terra è in grado di offrire.

Cosa visitare in Piemonte

Langhe, Roero e Monferrato

Il triangolo tra Torino, Asti, Alessandria e Cuneo comprende Langhe, Roero e Monferrato, famosi per i loro paesaggi mozzafiato, gli incantevoli castelli e i vigneti. Ognuna di esse è meta per eccellenza di buongustai e intenditori di vino.

Le Langhe (Langa dall’antico dialetto Mons Langa et Bassa Langa), la zona collinare a sud e ad est del fiume Tanaro in provincia di Cuneo, è famosa per i suoi vini (Barolo, Nebbiolo, Barbaresco e Dolcetto), i formaggi, e tartufi, in particolare il tartufo bianco d’Alba.
Barolo: i luoghi di origine delle uve atte alla produzione del Barolo DOCG (Denominazione di Origine Protetta) comprendono 11 comuni: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba e porzioni dei comuni di Cherasco, Diano d’Alba, Grinzane Cavour , La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Roddi e Verduno. La campagna com’era nella prima metà del ‘900 è protagonista negli scritti di Beppe Fenoglio e Cesare Pavese, che a Santo Stefano Belbo era nato. Altri grandi scrittori della zona sono Davide Lajolo e Giovanni Arpino.

Il Roero è caratterizzato da estesi boschi di castagno, vigneti terrazzati, piantagioni di peschi e corbezzoli. I centri principali sono Bra e Canale. La zona è famosa anche per i suoi 8 castelli, tra cui Grinzane Cavour e Monticello d’Alba. Il vitigno più famoso del Roero è il Nebbiolo, ma la zona è sempre più conosciuta anche per i vitigni a bacca bianca Arneis e Favorita.

La zona del Monferrato è costituita dal Basso Monferrato, tra Asti e Casale Monferrato che produce Barbera, Grignolino e Moscato, e dall’Alto Monferrato noto per il bianco Cortese, il rosso Dolcetto e il dolce Brachetto rosso frizzante.

Borghi Storici del Piemonte

Nelle sei province piemontesi si trovano Candelo, antico borgo a pochi chilometri da Biella, Chianale e Ostana, tipico della cultura occitana, e Neive, terra del Barbaresco e del tartufo bianco, tutte e tre in provincia di Cuneo. Lungo la strada che porta in Liguria si trova Garessio, la perla delle Alpi Marittime, poco distante dalla riviera ligure e azzurra e vicina al Monregalese e alla Langa piemontese.

Dirigendosi verso il lago, in provincia di Novara, si trova uno dei luoghi più suggestivi del Piemonte: Orta San Giulio. Amata da scrittori e poeti, Orta è una cittadina caratterizzata da viuzze molto pittoresche.

Macugnaga si trova nella provincia del Verbano Cusio Ossola. Non molto diverso, ma situato in una parte molto diversa del Piemonte, nel cuore della Val Chisone protetto dai monti Albergian, Orsiera e Rocciavré è il villaggio di Usseaux. Un raro esempio di epoca medievale nella Langa astigiana è Mombaldone, un tempo sotto il dominio dei Longobardi.

Isole piemontesi

Le Isole Borromee (Isole Borromee) sono un gruppo di tre piccole isole e due isolotti nella parte italiana del Lago Maggiore. Hanno ricevuto i loro nomi dai signori feudali del XIV secolo che hanno acquisito le isole e ne possiedono ancora alcune fino ad oggi. Le isole comprendono: Isola Madre, Isola Bella, Isola dei Pescatori, Isolino di San Giovanni e il minuscolo scoglio Malghera.

Laghi piemontesi

Il secondo lago più grande d’Italia, il Lago Maggiore, condivide il suo litorale tra le regioni Piemonte e Lombardia e la Svizzera. Lo splendido scenario intorno al Lago Maggiore è dominato dalle Alpi e dal massiccio del Monte Rosa che offre splendide viste sul lago.

A circa 28 km a ovest del Lago Maggiore si trova il Lago d’Orta, con la sua incantevole isola di San Giulio e il villaggio sul lago di Orta San Giulio.

Il lago glaciale di Viverone si trova nella Serra Morenica d’Ivrea, nell’area compresa tra Biella, Vercelli e Ivrea. È qui che si produce il famoso vino bianco Erbaluce.

Vi sono poi i maar laghi di Avigliana, Lago Grande e Lago Piccolo, situati nell’omonimo Parco Naturale ai piedi del Monte Pirchiarano, all’imbocco della Val di Susa. In cima al Monte Pirchiarano si trova la Sacra di San Michele risalente all’XI secolo.

Parchi Nazionali

Il Piemonte è una delle regioni leader nella conservazione della natura in Italia. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Nazionale della Val Grande, oltre a 40 parchi regionali e riserve naturali, offrono un’incredibile biodiversità di fauna e flora.

Terme

La regione è famosa anche per le sue terme e centri benessere, molti dei quali si trovano nella provincia di Cuneo. tra cui Bagni di Vinadio (noto per le qualità terapeutiche delle sue acque sulfuree), Garessio (Acque di S. Bernardo), Terme di Lurisia e Terme di Valdieri. Vi sono inoltre Acqui Terme (cure termali con fanghi), Agliano Terme, Bognanco (acque di Bognanco) rispettivamente nelle province di Alessandria, Asti e Verbano.

L’elenco definitivo delle cose da fare in Piemonte

Degustazione di vini

Se i nomi Barolo, Barbaresco, Barbera, Dolcetto, Arneis e Nebbiolo risuonano nella tua memoria e nelle tue papille gustative con un familiare “aggrapparsi!”, allora significa che sei in Piemonte con uno scopo ben definito: sei un amante del vino, e sei pronto per entrare nel paradiso degli appassionati. Se questi nomi, tuttavia, non suonano campanelli, state certi che d’ora in poi lo faranno. Nessuno visita il Piemonte e se ne va senza innamorarsi delle sue cantine, dei suoi superbi vini e dei pittoreschi paesini che li producono.

Poiché la maggior parte delle cantine piemontesi appartiene a piccoli produttori o è a conduzione familiare, non hanno orari di visita fissi. Quindi, se le tue papille gustative sono pronte ad assaggiare le divine uve piemontesi, assicurati di prenotare con diversi giorni di anticipo o di prenotare un tour ufficiale di degustazione di vini. Ci sono vari tour di degustazione di vini a Torino, ma anche in tutto il Piemonte, quindi troverai sicuramente quello che si adatta ai tuoi gusti e al tuo programma. Se vuoi fare una degustazione di vini a Torino, puoi scegliere di visitare un’enoteca, nota anche come enoteca regionales. Questi di solito conservano i migliori vini della regione e potrai assaggiare varietà di diverse cantine e confrontarle.

Caccia al tartufo

Il tartufo bianco è una prelibatezza rara, sfuggente e sì, molto costosa. Non può essere coltivato e il fatto che cresca solo allo stato selvatico significa che devi andare a cacciarlo. Certo, non hai alcuna possibilità di farlo da solo. Individuare il tuber magnatum pico è un’arte in sé, proprio come lo è la cucina. Quindi, avrai bisogno di alcuni raccoglitori esperti per aiutarti a raccoglierlo.

La gente del posto organizza sessioni specializzate di caccia al tartufo ogni autunno, in preparazione del mercato internazionale del tartufo bianco di Alba. Le cacce, guidate da cani appositamente addestrati, accolgono anche visitatori curiosi che vogliono raccogliere da soli i famosi tartufi bianchi. C’è una varietà di tour di caccia al tartufo a cui puoi unirti, sia ad Alba, la città del tartufo, sia in qualsiasi altro luogo del Piemonte o di Torino. L’esperienza di raccolta del tartufo non è solo altamente istruttiva e divertente, ma essenziale se stai cercando di comprendere lo spirito della regione.

Mangiare

In Piemonte ogni pasto è una celebrazione degli ingredienti, della cottura e della vita. In questa regione del nord Italia, un boccone è una storia e un piatto è un viaggio. E che viaggio delizioso davvero!

Il Piemonte è conosciuto come il cuore gastronomico d’Italia, dove l’ingegno è un ingrediente segreto in ogni ricetta. Mentre le olive tradizionali si rifiutano di crescere bene su queste terre e in questo clima, altri ingredienti lasciano il posto a cibi sostanziosi. Risotto, pasta, fonduta, polenta, sono tutti ricchi di sapore e scaldano l’anima. La bagna cauda è uno dei piatti piemontesi più conosciuti e più cucinati, offre una sensazionale miscela di gusto unendo deliziose verdure con una salsa piccante di burro, aglio, olio e acciughe.

Certo, il fiore all’occhiello della cucina piemontese è il tartufo bianco, che può far risplendere qualsiasi piatto solo toccando gli ingredienti. L’aroma decadente e pieno del tartufo bianco è il tipo che assaggi una volta e non dimentichi mai.

Puoi assaggiare questi piatti saporiti e ricchi in uno qualsiasi dei ristoranti che costellano lo scenario piemontese. Tuttavia, se vuoi andare oltre tutto ciò che hai sperimentato finora, è d’obbligo una prenotazione in uno dei ristoranti stellati Michelin della regione.

Escursionismo

Con le maestose Alpi che si ergono alte intorno al Piemonte, vari sentieri escursionistici si aprono a coloro desiderosi di esplorare la bellezza della natura. Se sei un appassionato di attività all’aria aperta, ti aspettano centinaia di lunghi sentieri che ti porteranno fino alle vette alpine. Ma l’escursionismo in Piemonte non è riservato solo agli alpinisti esperti. Anzi. Le Alpi hanno vari percorsi per il tempo libero che non ti lasceranno fisicamente prosciugato.

In effetti, le escursioni in Piemonte non devono nemmeno portarti in salita. Numerosi percorsi pedonali che alternano mulattiere a tratti sterrati e anche asfaltati collegano le città piemontesi e invitano a scoprire i pittoreschi borghi tra di esse. Questi sentieri spesso attraversano vigneti panoramici e cime collinari che lasciano il posto a panorami mozzafiato, per cui vale la pena fare lo sforzo. Esplorali nell’aria frizzante della primavera e lascia che la luce ringiovanente diffonda altri strati di significato sui meravigliosi panorami bucolici.

Se sei alla ricerca di un sentiero medio, puoi intraprendere il Sentiero dei Fiori, che parte dal Rifugio Carbonetto a Demonte. Un’altra escursione spettacolare è l’Alte Steinbrücke Loop da Cossogno e ti piacerà sicuramente l’anello Lago di Mergozzo – Olmo Secolare da Verbania-Pallanza.

Shopping

Nella miriade di cose da fare a Torino, lo shopping è in cima alla lista. Che tu sia un dichiarato appassionato di shopping o semplicemente un dilettante del fine settimana, le opportunità a Torino ti sfideranno in una maratona dello shopping.

Rispecchiando la dualità di Torino, lo shopping qui è di classe, ma alla moda; tradizionale, ma moderno; autentico, ma cosmopolita. Dagli atelier ai concept store, alle boutique indipendenti, al cioccolatonegozi, enoteche, librerie, luoghi di artigianato tradizionale e mercatini delle pulci, Torino offre un’esperienza di shopping di livello mondiale secondo a nessuno. Nemmeno Milano.

Fai una passeggiata in Via Romana per scoprire marchi di alta moda e marchi di lusso. Svolta in Via Garibaldi per un’atmosfera eclettica e una varietà di piccoli negozi con grandi catture. Esplora Top Ten e San Carlo dal 1973, due grandi magazzini che riuniscono il meglio e le novità della moda locale e internazionale. Perditi tra la folla al mercato dell’antiquariato Gran Balon o al famoso mercato di Porta Palazzo. Visita il paradiso dei buongustai di Eataly e assapora il piacere assoluto della leggendaria pasticceria Confetteria Stratta.

Arte/Architettura

La scena artistica e il patrimonio architettonico del Piemonte possono accendere la passione di qualsiasi appassionato serio.

Dal punto di vista architettonico, il Piemonte raccoglie un mix di influenze romane, barocche, rococò e neoclassiche che convergono in uno spettacolare scenario di imponenti edifici. Grandi palazzi e case di campagna dominano sia Torino che l’intera regione. Luoghi come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, le Residenze della Real Casa Savoia o Palazzo Madama sono tra gli edifici più belli del Piemonte. Ma Torino rappresenta anche un’imponente architettura moderna, e lo stabilimento del Lingotto ne è senza dubbio un ottimo esempio. Tra città più grandi, piccoli borghi medievali invitano i visitatori in un tempo e in un luogo diversi, srotolandosi dalle colline con tutta la nostalgia di un bellissimo “molto tempo fa”.

Culturalmente effervescente, Torino ospita numerosi musei e gallerie di livello mondiale che espongono opere stellari. Queste opere d’arte attraversano secoli e toccano i movimenti contemporanei di oggi, offrendo agli amanti dell’arte un’esperienza completa di viaggio nel tempo. Dalle antichità egizie al Museo Egizio ai cimeli unici al Museo Nazionale del Cinema e ai pezzi moderni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, l’arte a Torino ha lo scopo di illuminare e deliziare.

A venti chilometri da Torino, il Castello di Rivoli ospita un’impressionante collezione di opere d’arte che hanno fatto la storia. Da pezzi locali appartenenti al movimento dell’Arte Povera italiana a Minimal, Body e Land Art, Transavanguardia e classici italiani, questo luogo da solo può portarti nel viaggio artistico della tua vita.

Cosa fare in Piemonte

Oltre alla splendida geografia e al cibo delizioso, c’è ancora di più da esplorare con i siti UNESCO e i festival annuali del Piemonte.

Visita la Venaria Reale

Con una pianta di circa 862.000 piedi quadrati, la Venaria Reale è uno dei più grandi palazzi del mondo intero. Il palazzo seicentesco, insieme agli altri edifici che compongono le Residenze Sabaude, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un capolavoro barocco appena fuori Torino, i visitatori possono visitare il palazzo, tra cui la splendida Galleria Grande, il Teatro della Storia e della Magnificenza dedicato alla famiglia e all’eredità dei Savoia, e circa 10.764 piedi quadrati di affreschi. Grazie a un pesante restauro multimilionario durato otto anni, i visitatori possono anche passeggiare per oltre 120 acri di giardini restaurati, con 24 acri di orto e quasi 200.000 nuove piante. Originariamente concepita come tenuta di caccia e di svago del duca Carlo Emanuele II di Savoia e della duchessa Maria Giovanna Battista, la Venaria comprende la reggia, i giardini, un parco per le riserve di caccia e un intero borgo, oltre a sculture, fontane, scalinate, terrazze, laghetti e affreschi. È un’esibizione di ricchezza e bellezza che rivaleggia con Versailles.

Escursione nei Sacri Monti

Le nove cime dei Sacri Monti (due delle quali sono in Lombardia) sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per le cappelle del XVI e XVII secolo costruite sulle sue cime. Progettate per celebrare diversi aspetti del cristianesimo, queste minuscole strutture non solo hanno una profonda storia spirituale, ma sono anche splendidamente integrate nella natura circostante delle valli, dei boschi e dei laghi piemontesi.

Rilassati nelle terme

Visita le terme di Acqui Terme nel Monferrato. Città termale e di villeggiatura fin dagli antichi romani – il nome del paese significa “acque termali” – Acqui Terme offre diverse possibilità termali e il relax e la serenità di una piccola città. Il legame della città con le calde acque termali della zona è rappresentato in marmo e pietra con La Bollente, una fontana nella piazza principale del paese che sgorga acqua termale bollente. Sorgendo dalla terra a 75 gradi C, i cittadini vengono a tutte le ore per fare il pieno di acqua sorgiva e godere delle sue proprietà curative.

Tour Castello di Rivoli Museo d’Arte

Anche se Torino sembra essere il punto zero dei musei, c’è un museo appena fuori dalla capitale che merita una visita. Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è l’invidia della scena artistica contemporanea italiana. Il primo museo dedicato all’arte contemporanea in Italia, l’imponente Museo di Rivoli ha una solida collezione di arte povera, ospita eventi educativi e mostre a rotazione e ha circa 44.000 libri di arte, architettura, fotografia e design nella sua biblioteca pubblica.

Partecipa ai festival

Infine, controlla se la tua visita coincide con uno dei festival di fama internazionale della regione. Naturalmente, ogni autunno ad Alba si tiene il festival internazionale del tartufo bianco, ma ogni anno a Torino c’è anche la famosa fiera del cioccolato Cioccolatò. La corsa del Palio di Siena gode di fama mondiale, ma ogni settembre Asti organizza un proprio Palio, considerato la corsa di cavalli più antica d’Italia. C’è la Sagra del Formaggio che si tiene ogni due anni nella città di Bra. Oppure, per chi cerca l’avventura, visita Ivrea durante l’epica Battaglia delle arance, un’enorme battaglia gastronomica celebrata ogni anno durante il Carnevale.

Storia del Piemonte Italia

La Regione Piemonte è una delle 20 regioni d’Italia e ha una superficie di 25.402 chilometri quadrati (9.808 miglia quadrate) e una popolazione di circa 4,6 milioni. La capitale del Piemonte è la città Torino (Torino). Il nome Piemonte deriva dal latino medievale Pedemontium o Pedemontis, che significa “ai piedi dei monti”. Il Piemonte si trova in posizione periferica rispetto al resto d’Italia ma la sua relativa vicinanza al mare e il contatto con Francia e Svizzera hanno, oltre secoli, ha portato alla creazione di un’importante rete di transito commerciale che ne ha favorito l’attuale sviluppo economico. La maggior parte delle persone che visitano l’Italia vedono solo i vasti centri urbani di Torino. DOVE VISITARE IN PIEMONTE Il Monviso, il versante piemontese del Monte Rosa e le altre spettacolari montagne della regione, creano paesaggi di incredibile bellezza. Le Alpi fanno da sfondo ad ampie e pittoresche vallate come la Val di Susa, la Valsesia e la Val d’Ossola. I paesaggi collinari delle Langhe e del Monferrato, ma altrettanto belli, un susseguirsi di colline coltivate e vigneti che sono punteggiati da piccoli borghi e castelli. Distese d’acqua e risaie, lunghi filari di pioppi e antichi casolari compongono il tipico scenario della pianura novarese e vercellese. Il Lago Maggiore è la località turistica più ambita, tra cui Stresa e le Isole Borromee, affascinanti come sono con le loro antiche ville circondate da splendidi prati e giardini. Eppure la natura è solo una delle tante attrattive del Piemonte. Questa regione ha molti altri motivi per visitarla: da Torino, capitale italiana dell’auto, con la sua storia e il suo notevole patrimonio culturale, e città come Cherasco, Alba e Ivrea. Castelli medievali – come l’imponente Rocca di Ivrea – e pregevoli opere architettoniche – le celebri Residenze Sabaude ei Sacri Monti. Il Piemonte è circondato su tre lati dalle Alpi, tra cui il Monviso, dove nasce il Po, e il Monte Rosa. Confina con la Francia, la Svizzera e le regioni italiane Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta e per un piccolissimo frammento con l’Emilia Romagna. La geografia del Piemonte è per il 43,3% montuosa, insieme ad estese aree collinari (30,3%) e pianeggianti (26,4%). Il Piemonte è la seconda più grande delle 20 regioni italiane, dopo la Sicilia. È sostanzialmente coincidente con la parte alta del bacino scolante del fiume Po, che nasce dalle pendici del Monviso nella parte occidentale della regione ed è il fiume più grande d’Italia. Il Po raccoglie tutte le acque fornite all’interno del semicerchio di monti (Alpi e Appennini) che circondano la regione su tre lati.

Dalle cime più alte il terreno degrada verso le zone collinari (non sempre, però; a volte c’è un brusco passaggio dalla montagna alla pianura) e poi alla grande pianura padana superiore e poi a quella inferiore. Il confine tra il primo e il secondo è caratterizzato da risorgive, tipiche della Pianura Padana, che forniscono acqua dolce sia ai fiumi che ad una fitta rete di canali irrigui. Il paesaggio è molto vario: dalle cime aspre dei massicci del Monte Rosa e del Gran Paradiso, alle umide risaie del vercellese e del novarese, dalle dolci colline delle Langhe e del Monferrato alla pianura. Il 7,6% dell’intero territorio è considerato area protetta. Ci sono 56 diversi parchi nazionali o regionali, uno dei più famosi è il Parco Nazionale del Gran Paradiso situato tra il Piemonte e la Valle d’Aosta.

L’Italia è uno dei posti più diversi al mondo da visitare, ma c’è di più nel paese di Venezia, Firenze, Roma, Cinque Terre e un paio di altre attrazioni principali. Se pianifichi bene le tue giornate e capisci come muoverti all’interno del paese, puoi fare una vacanza economica piena di attività, storia, cultura e ottimo cibo e vino. Contattaci per avere gli spunti per viaggiare in Italia. Offriamo: Consulente di viaggio: prenota il tempo online per una chat Web per rispondere alle tue domande sui viaggi in Italia. Pianificazione del viaggio – ho bisogno di aiuto per delineare e pianificare la tua avventura in Italia. Tour programmati: ogni mese conduciamo un tour programmato per coloro che desiderano unirsi a un piccolo gruppo da esplorare. Supporto di viaggio: Cicloturismo – percorsi, noleggio bici, trasferimenti bagagli. Tour a piedi/escursioni – percorsi, trasferimenti di bagagli. Assistenza alla prenotazione e contatti suggeriti

Visitare il Piemonte, cosa sapere e cosa mangiare ?

La guida Ciao Andiamo al Piemonte: Cibo, vino, castelli e capitali – perché dovresti visitare questa regione che ha tutto.

Il Piemonte è la seconda regione più grande d’Italia e una delle più importanti dal punto di vista storico ed economico. Patria della FIAT, della Nutella e del caffè Lavazza, è anche la culla del Movimento Slow Food. L’Unità d’Italia ebbe inizio in Piemonte con l’aiuto della famiglia reale dei Savoia. Torino è stata addirittura nominata la prima capitale della nazione, prima di Roma.

Il Piemonte è noto per il suo vino, la cucina e la cultura di alta classe. Lonely Planet ha scelto il Piemonte come la migliore regione del mondo da visitare nel 2019 definendolo un “segreto del viaggiatore esperto, artistico e buongustaio”.

Nascosti sotto le Alpi, i viaggiatori in Piemonte possono cavalcare e sorseggiare le dolci colline delle Langhe, visitare gli splendidi musei di Torino, sciare sulla pista del Monte Rosa e assaporare i deliziosi piatti della regione.

Il Piemonte si trova nell’angolo nord-occidentale dell’Italia, al confine con Svizzera e Francia, e con le regioni Lombardia e Liguria come vicini sul lato italiano. Il nome Piemonte significa letteralmente “piede della montagna”, e giustamente. Il Piemonte è circondato su tre lati dalle Alpi e ospita le vette e i ghiacciai più alti d’Italia.

I viaggiatori possono volare direttamente all’aeroporto di Torino o in uno qualsiasi degli aeroporti internazionali di Milano: Torino è a sole 2 ore di auto dall’aeroporto di Milano Malpensa.

Quando visitare il Piemonte

Il Piemonte è bello e accessibile tutto l’anno. Scegli la stagione in base ai tuoi obiettivi nella regione. Gli sciatori vorranno visitare in inverno, mentre gli escursionisti dovrebbero scegliere l’estate o l’autunno. L’autunno è il momento migliore per i buongustai che vogliono assaporare cibo e vino al culmine del raccolto e per coloro che vogliono sperimentare il famoso Festival del tartufo bianco d’Alba.

Cosa Mangiare in Piemonte

Nessuna guida del Piemonte è completa senza una nota sulla sua deliziosa cucina locale. Quando si è in Italia, è sempre meglio mangiare locale, e la regione Piemonte non fa eccezione.

Il Piemonte è un vero paradiso epicureo. Patria del rinomato tartufo bianco e della sua omonima festa annuale, è anche una terra ricca di frutta secca come noci, castagne e nocciole, formaggi fatti in casa, vitello morbido e delicato e tutte le verdure fresche per le quali l’Italia è famosa.

Quando sei in Piemonte, attenersi ai classici piemontesi, come la tipica bagna cauda. Letteralmente “bagno caldo”, è una salsa calda fatta con acciughe, olio d’oliva e aglio, e usata come salsa per le deliziose verdure fresche piemontesi. Un altro tuffo della regione è la classica fonduta, grazie al confine condiviso con la Francia.

Giù nella valle, al confine con la regione balneare della Liguria, assaggia la rinomata carne di manzo piemontese sotto forma di un classico vitello tonnato, affettato freddo in salsa di tonno, acciughe e capperi. Oppure provate le esoteriche lumache di Cherasco, servite con o senza guscio, saltate in padella, arrostite o in umido con cipolle, prezzemolo, noci e acciughe.

Nessun riassunto della cucina piemontese è completo senza un cenno al tartufo bianco d’Alba. I tartufi si possono trovare in tutto il centro Italia, ma solo il Piemonte è un fulcro del tartufo bianco. Prova questa prelibatezza a scaglie sulla pasta fresca locale come i lunghi e sottili tajarin o i minuscoli agnolotti al plin ripieni di carne o verdure.

Infine, asseconda i tuoi golosi nel luogo di nascita del cioccolato moderno. Scegli il cioccolato in quasi tutte le forme, incluso liquido come con un bicchiere di bicerin, fatto di cioccolata calda, caffè espresso e panna montata. Oppure viaggia a sud verso Cuneo, la città natale del gianduia, cioccolato con nocciole. Il delizioso dolcetto è stato inventato quando un cuneese ha deciso di mescolare cioccolato costoso e difficile da trovare con le nocciole locali e abbondanti delle valli, creando il precursore del famoso cioccolato Nutella e crema di nocciole.

I borghi più belli del Piemonte

Negli ultimi anni il Piemonte ha sviluppato una reputazione come paradiso gastronomico italiano, che è radicato nella generosità della regione di tartufo bianco, vigneti che producono alcuni dei migliori vini del paese e il fatto che è dove è iniziato il movimento slow food. Dalle Alpi a nord alla regione vinicola protetta dall’UNESCO a sud, queste sono le prime dieci città e villaggi di Culture Trip in questa deliziosa parte d’Italia.

Macugnaga

Questo villaggio di montagna fiabesco nella valle del Monte Rosa oltre il confine con Zermatt in Svizzera è una delle basi più pittoresche e meno turistiche per lo sci e le escursioni nelle Alpi piemontesi. L’architettura della città è caratterizzata principalmente da legno tradizionale con alcuni chalet in pietra di origine germanica, decorati con fioriere di geranio rosso e tende bianche a balze. È un vero idillio rurale dove troverai mucche al pascolo sui pascoli che circondano una delle chiese locali.

Orta San Giulio

Il Lago d’Orta è stato salutato come il “lago italiano che i turisti non hanno scoperto” e si trova a soli 90 minuti dal capoluogo della regione, Torino. L’incantevole borgo di San Giulio si trova su un promontorio che si protende nell’acqua, dandogli l’aspetto di galleggiare sul lago. Il paese ospita il festival Ortafiori in aprile e maggio, una grande festa e l’esposizione di fiori che sbocciano per le strade. Fai una gita in barca alla minuscola Isola San Giulio del lago o usala come base per fare escursioni e ammirare le colline circostanti.

Stresa

Il Lago Maggiore è un altro dei grandi laghi del Nord Italia, al confine sia con la Lombardia (sulla sponda orientale) che con il Piemonte (sulla sponda occidentale). Nella provincia piemontese del Verbano-Cusio-Ossola, Stresa è la principale località turistica del lago, che offre traghetti regolari per le bellissime e bizzarre isole Borromee. Il Grand Hotel è il luogo in cui Ernest Hemingway scrisse notoriamente parte del suo commovente romanzo Addio alle armi, in cui i personaggi principali fuggono dalla prima guerra mondiale remando attraverso il Lago Maggiore verso la salvezza. Oltre al lago, i turisti possono prendere una funivia che in soli 20 minuti porta in cima al Monte Mottarone; qui i visitatori troveranno aria fresca di montagna, viste panoramiche sul paesaggio e numerosi sentieri escursionistici.

Barolo

I paesaggi vitati delle Langhe-Roero e del Monferrato piemontesi sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. A sud di Torino, tra il fiume Po e l’Appennino Ligure, la zona è celebre per la produzione di vini di fama mondiale da antichi vitigni. Il villaggio di Barolo è al centro della produzione del potente vino rosso, Barolo, da uve Nebbiolo. Tour dei vigneti e degustazioni di vini a parte, l’attrazione principale del paese è il medievale Castello Falletti. Altrimenti, è un luogo sonnolento fatto per piacevoli passeggiate, sorseggiando caffè espresso e provando nuovi gusti di gelato.

Alba

La città di Alba, anch’essa situata nella regione protetta delle Langhe, ha la più alta concentrazione italiana di ristoranti stellati Michelin ed è al centro della stagione del tartufo bianco piemontese tra settembre e gennaio come ospite di un festival annuale dedicato alla prelibatezza gastronomica ogni ottobre . Oltre ad essere un paradiso per i buongustai, Alba è la quintessenza della città medievale fortificata con al centro un’imponente cattedrale gotica del XII secolo, la Cattedrale di San Lorenzo. Il sabato, l’intera città è occupata da un classico mercato di strada italiano che vende prodotti freschi, abbigliamento e gioielli.

Neive

Se cammini lungo le strade acciottolate di cottage color ruggine di Neive, scorgerai le verdi colline circostanti. È un altro tipico borgo langarolo con un misto di edifici dal XIII al XVIII secolo incentrati su diverse piazze, animate dalla vita paesana. Situata appena a nord-est di Alba, la città di Neive ha alcune delle stesse delizie gastronomiche ma con meno clamore e meno turisti.

Asti

L’affascinante storia medievale di Asti è evidente nella sua vasta cattedrale gotica (la più grande della regione) e nell’imponente castello turrito. Dopo che fu risolta una rivalità con la vicina Alba, fu proclamata città-stato indipendente nel 1095. Grazie alla sua posizione strategica, raccolse potere e ricchezza sufficienti per coniare le sue monete. Come Siena in Toscana, ospita anche una delle gare di Palio più antiche d’Italia (corse di cavalli medievali) ogni settembre; le registrazioni di un evento del Palio del 1275 suggeriscono che sia stata una tradizione di lunga data. Ciò per cui Asti è meglio conosciuta, tuttavia, è per essere al centro del paesaggio che produce l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, due celebri vini bianchi frizzanti ottenuti dall’uva Moscato Bianco. Puoi assaggiarli in una delle tante affascinanti enoteche della città o avventurarti in una cantina vicina per una degustazione formale.

Reggiseno

Nel 1986 nasce a Bra il Movimento Slow Food con l’obiettivo di prevenire la scomparsa delle culture e delle tradizioni alimentari locali e di prevenire gli effetti negativi di stili di vita sempre più frenetici sulla qualità del cibo che le persone consumano. L’organizzazione no-profit ha tuttora la sua sede nella cittadina piemontese e ospita una fiera semestrale dei formaggi Slow Food. Bra non è il villaggio più pittoresco della regione, ma le sue qualità storiche trasudano fascino, così come i numerosi piccoli negozi a conduzione familiare che vendono prodotti di produzione locale come salsicce biologiche, formaggi e cioccolato. Inoltre, come quasi ovunque in Piemonte, la città si trova sullo sfondo mozzafiato delle Alpi innevate.

Saluzzo

Saluzzo è un piccolo comune della provincia di Cuneo of Piemonte, a meno di un’ora di auto dal Parco Naturale del Monviso, che lo rende una base ideale per i viaggiatori che vogliono fare un’escursione durante il loro viaggio. È un tipico borgo collinare trecentesco, con un piccolo castello circondato da un dedalo di viuzze, edifici medievali ed eleganti palazzi. Ha anche interessanti collegamenti letterari: Saluzzo è stata l’ambientazione della storia finale del Decameron di Boccaccio e di The Clerk’s Tale di Chaucer in The Canterbury Tales.

Chianale

Solo 170 persone vivono a Chianale, il paese più alto della Valle Varaita, situato al confine con la Francia. Comprende un gruppo disparato di minuscole case in pietra e una piccola parrocchia. Un forte corso d’acqua ne attraversa il centro e una diga, costruita nei primi anni ’40, crea un bellissimo lago nei mesi estivi. Alla periferia del paese si trova il bosco dell’Alevè, il più grande bosco di pini cembri d’Europa, e oltre si trovano le cime piramidali del Monviso. Una visita a Chianale è come tornare indietro nel tempo perché non ci sono quasi segni di vita moderna, solo verdi pascoli e montagne a perdita d’occhio.

Perché il Piemonte può essere la tua prossima Toscana

Nella ricerca della “prossima Toscana”, i viaggiatori ovviamente vogliono molto di ciò che la regione più famosa d’Italia ha da offrire: una combinazione magica di paesaggi pittoreschi, ricche attrazioni culturali, vini pregiati e cucina locale memorabile. Meno alcune delle folle.

Le vicine Umbria e Marche sono state a lungo considerate interessanti alternative toscane, e in effetti lo sono, ma la regione alpina del Piemonte con le sue annate di fama mondiale, la generosità di città storiche, paesi e borghi in cima alle colline e il vigneto La campagna di Langhe, Roero e Monferrato, ricca di castelli e castelli, potrebbe essere la contendente che prende il comando. È un’area che nessun italofilo dovrebbe trascurare: per conoscere il paese dovresti conoscere il Piemonte, che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo dell’Italia moderna.

Il Piemonte, come viene chiamato in italiano (e significa “ai piedi delle montagne”), non è certo una destinazione oscura, ma non ci sono state memorie di successo, come Sotto il sole della Toscana o Un anno in Provenza, per spingere milioni delle fantasie dei lettori sul possesso di una casa per le vacanze nella regione. Ma se vuoi acquistare un rifugio di campagna italiano, è un buon posto per iniziare la tua ricerca. Richard Edwards di Langhe Property, con sede fuori Alba, afferma di avere molti clienti che hanno guardato per la prima volta in Toscana, “ma renditi conto che qui c’è molto di più per i tuoi soldi. Un’ipotesi approssimativa sarebbe di circa il 30-50% in più di valore.” Mentre la pandemia diminuisce, Edwards afferma che c’è stato un grande aumento di interesse nell’area. “Le richieste e le vendite sono a un livello mai visto prima. Tutto sta vendendo e ogni agente con cui parlo sta vivendo la stessa cosa. Ha persino venduto case durante la pandemia a “persone che hanno acquistato prima di visitare e solo ora vengono qui per vedere cosa hanno comprato”. Secondo Edwards è ancora possibile acquistare nelle ambite città del Barolo; la sua azienda rappresenta immobili in queste aree che vanno da € 300.000 a € 1.800.000.

Joyce Falcone, proprietaria di The Italian Concierge, che dal 2009 è nella A-List dei migliori consulenti di viaggio del mondo di Travel + Leisure, afferma che tra i motivi per cui le Langhe [area] sono diventate un mercato immobiliare caldo c’è il fatto che, oltre ad essere ben noto agli appassionati di Barolo, che possono assaporare il vino in città e paesi intrisi di storia (ce ne sono undici nel Barolo DOCG), parti del Piemonte sono così ben posizionate che “in due ore si ha facile accesso al Mediterraneo e allo sci di classe mondiale. Durante il mio soggiorno di aprile ho conosciuto americani che si sono trasferiti nelle Langhe. Puoi capire cosa rende questa zona così attraente.

Una grande regione (solo la Sicilia rivendica più territorio), il Piemonte comprende anche un grande lago (parti del Lago Maggiore), località sciistiche di prim’ordine come Sestriere, che ha ospitato eventi alpini durante le Olimpiadi invernali del 2006, e una serie di siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO . Tra loro ci sono una generosità di palazzi reali; distese di paesaggi caratteristici che compongono i paesaggi vinicoli di Langhe, Roero e Monferrato dove vengono prodotti gli ambiti Barolo e Barbaresco; e i Sacri Monti di bellezza trascendentale, come il santuario di Serralunga di Crea immerso in un parco alberato con un reticolo di cappelle affrescate ed eremi affacciati sulla campagna, che al mattino presto si presenta avvolta da un vortice di nebbia eterea. I vini sono stellari ea buon prezzo, e la cucina, che negli ultimi anni ha ricevuto un tocco moderno e distintivo dai migliori chef della zona, offre un richiamo costante per i viaggiatori sofisticati e incentrati sul cibo.

Sono tornato a visitare parti del Piemonte nel novembre prima della pandemia, un periodo in cui la stagione dei tartufi era in pieno svolgimento (i tartufi bianchi sono disponibili da settembre a gennaio; i tartufi neri hanno disponibilità invernali ed estive). Nonostante un’ondata di freddo e la prima neve, gli italiani si stavano dirigendo verso le colline: il trekking nei castelli milanesi vestiti di stilisti o una sosta alla fiera del tartufo di Alba, e le famiglie piemontesi che uscivano per un buon pranzo domenicale, certamente facile da trovare in una regione che ha dato i natali al Movimento Slow Food e ad Eataly e ospita quasi quattro dozzine di ristoranti stellati Michelin. Giovani chef che possono lavorare ovunque, come Pasquale Làera, che ha aperto a Monforte d Alba il Borgo Sant’Anna (recentemente premiato con la prima stella Michelin), vengono qui, puntando sulla bontà dei prodotti del territorio, tra cui il tartufo bianco, i formaggi DOP, nocciole e cioccolatini artigianali per ideare piatti della tradizione più leggeri, sani e a chilometro zero. Meno leggerezza significa anche più spazio per i dolci, irresistibili in Piemonte, mai stucchevoli, con sottili accostamenti di sapori naturali come la torta di nocciole servita con gelato alla pera e zabaione di Borgo Sant’Anna (un’altra voce della loro carta dei dolci è la cheesecake fatto con gorgonzola, cioccolato e sorbetto al sedano) e l’onnipresente bonet della regione, un budino in stile crema pasticcera al cioccolato.

Con il nuovo stile di cucina piemontese si pone l’accento non solo sulle sensazioni gustative originali, ma anche sui bei piatti. Al Cascinale Nuovo dello chef Walter Ferretto, ristorante stellato situato fuori Asti, troverete, oltre ai piatti della tradizione come gli agnolotti dal plin, pasta ripiena e piatto forte della regione, fantasiose proposte stagionali come (in primavera e estate) ravioli di burrata con gamberi e limone; Gamberi del Gambero Rosso con pistacchi, piselli e lamponi; e cipollotti con mele Granny Smith, la robiola locale di Roccaverano e il carpaccio di sgombro, il tutto preparato con un occhio di riguardo per la squisita composizione.

Molte delle città e dei paesi piemontesi non sono così conosciuti come quelli della Toscana, ma c’è molto da consigliarli. Torino, la capitale della regione, si muove secondo i suoi ritmi autentici; le strade non sono intasate di autobus turistici e i musei sono facili da navigare. Qui troverai splendidi palazzi reali (Palazzo Reale, Palazzo Madama, la vicina Venaria Reale), l’eccezionale Museo Egizio e Museo del Risorgimento, che raccontano le vicende che portarono all’Unità d’Italia nell’Ottocento. Asti e Alba sono città più piccole da esplorare con calma tra pranzi e cene languide. Quando sei ad Asti, assicurati di visitare Palazzo Mazzetti, una spaziosa casa-museo in stile barocco un tempo di proprietà di aristocratici locali e ora sede del Museo Civico, che ha ospitato negli ultimi anni importanti mostre di Monet e Chagall.

Ad Alba, il grande evento è la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (9 ottobre-5 dicembre 2021), ma vale la pena visitare questa elegante città in qualsiasi periodo dell’anno. Prova ad accaparrarti un posto al ristorante a tre stelle Michelin, Piazza Duomo, guidato da Enrico Crippa, uno degli chef più influenti e innovativi d’Italia. Fermati da Enoclub, un ristorante rinomato per la sua robusta carta dei vini; qui puoi assaggiare le offerte stellari della regione a una varietà di fasce di prezzo mentre ti concedi la superba cucina dello chef Marco Serra, un maestro delle fresche interpretazioni delle specialità delle Langhe; da non perdere il suo risotto al tartufo bianco di stagione.

Anche quando salti da un castello all’altro in Piemonte, non sei mai lontano da un ottimo bicchiere di vino. Nel borgo di Barolo fermati all’antico Castello Falletti, sede del WiMu o Museo del Vino, e un’enoteca che offre una selezione del famoso vino del paese. Nel castello del XIV secolo di Casale Monferrato, una graziosa cittadina percorribile a piedi con origini romane e palazzi secolari, chiese e una sinagoga barocca, c’è un’innovativa enoteca dove i baristi preparavano cocktail a base di vini della zona come dolcetto e grignolino il notte ho visitato.

Nessun enofilo dovrebbe perdersi una visita a Pollenzo, dove una vasta ex tenuta reale ospita la Banca del Vino, un’iniziativa sviluppata con Slow Food che fornisce un archivio del vino italiano e conserva oltre 100.000 bottiglie dei migliori produttori. I visitatori possono degustare ogni giorno una selezione di vini provenienti da diverse parti d’Italia. Per un viaggio in una straordinaria azienda vinicola con il suo maestoso castello, prenota un appuntamento per una degustazione da Marchesi Alfieri a San Martino Alfieri, a circa 20 minuti di auto da Asti. La cantina produce Barbera d’Asti e altri vini locali.

Le città collinari toscane sono state a lungo potenti magneti di viaggio, e il Piemonte ha la sua giusta quota di questi suggestivi insediamenti, come Monforte d’Alba e Serralunga d’Alba, dove strade e paesaggi del cielo immutati fanno sembrare il Medioevo non molto tempo fa, e tu metà aspettati di vedere un frate direttamente dalle pagine de Il nome della rosa, il romanzo giallo più venduto del compianto Umberto Eco, originario del Piemonte, che si aggira sui ciottoli. Se visiti Serralunga, sali in cima al suo castello ben conservato per un’ampia vista sulla regione vinicola del Barolo. Dirigiti a Cella Monte, che come Monforte d’Alba, è annoverato tra i borghi più belli d’Italia (I Borghi più belli d’Italia), e fermati all’Ecomuseo Pietra da Cantoni per vivere uno degli infernot della zona, le uniche cantine vernacolari scavate secoli fa nella pietra locale per creare spazi di stoccaggio per il vino. (Questi siti, parte della designazione del patrimonio mondiale dell’UNESCO, si trovano in altri punti del Monferrato, come l’incantevole villaggio di Rosignano Monferrato.) Quando sei a Cella Monte, visita la cantina Cinque Quinti dove cinque fratelli della famiglia Arditi, viticoltori di lunga data nella zona, portano il loro millenario savoir-faire nella produzione di nuove etichette (la prima è stata introdotta nel 2017), e portano avanti la tradizione della vinificazione iniziata nella zona con gli antichi greci.

Cultura e stile di vita in Piemonte

Informazioni sulla cultura e lo stile di vita del Piemonte

Le imponenti Alpi rappresentano il 41% della regione Piemonte rendendolo un paradiso per escursionisti, appassionati di sport invernali e amanti della natura. Le aree viticole delle colline del Monferrato, delle Langhe e del Roero rappresentano un altro 36% e il restante 27% della regione è pianura. È qui che gli italiani sempre intraprendenti coltivano abbastanza riso da rivendicare il titolo di più grande produttore di riso d’Europa.

Il Piemonte occupa una vasta area che confina con la Francia e la Svizzera ed è l’antico dominio della famiglia reale dei Savoia che governò l’Italia dall’Unità nel 1870 fino all’abdicazione nel 1946. È un luogo memorabile dove ogni paese ha un castello o una torre che testimonia la sua storia e leggende. La selezione naturale dei geni culturali piemontesi ha favorito l’intraprendenza, l’innovazione e una coltivazione rispettosa della terra e della sua gente. Qui in Piemonte, la prosperità economica si gode in equilibrio con un ottimo stile di vita, una combinazione a cui aspirano solo molte altre parti del mondo. Una spiegazione di questo fenomeno è che l’evoluzione del Piemonte ha sostenuto la produzione di ricchezza in gran parte attraverso reti di piccole e medie imprese a conduzione familiare.

I piemontesi lavorano sodo ma si prendono il tempo per godersi le altre cose importanti della vita. La famiglia e gli amici vengono prima di tutto; si prendono cura l’uno dell’altro ma si aspettano poco da chiunque altro. Forse perché la regione è incapsulata dalle magnifiche e imponenti Alpi e dalla Liguria e dal mare, si ottiene un popolo che molto tempo fa ha imparato a fare affidamento sulle proprie piccole comunità per tutto. È un luogo sereno, dove gli anziani delle comunità sono abbastanza rispettati da influenzare ancora gli attaccamenti culturali delle generazioni successive. Qui scoprirai che ci sono ancora cose più importanti del denaro. I nostri visitatori sono invariabilmente toccati dalla gentilezza e dalla cortesia delle persone che incontrano qui.

Il Piemonte è riconosciuto per la sua vinicoltura di classe mondiale e la grande gastronomia. Sta diventando sempre più una mecca per i buongustai esperti di tutto il mondo. Ma queste delizie non sono tutto ciò che offre ai visitatori. Il menu dei viaggiatori comprende anche un’ampia selezione di attività all’aria aperta e un’abbondanza di esperienze artistiche e culturali. Tuttavia, nonostante le sue montagne, laghi e colline irrimediabilmente pittoresche (di cui ce ne sono molte di più per miglio quadrato che in Toscana), i segreti del Piemonte devono ancora essere scoperti dal maggior numero di visitatori che visitano regolarmente altre parti d’Italia. Più della metà del patrimonio storico e artistico mondiale si trova in Italia (fonte: UNESCO) e molti di questi tesori vivono in Piemonte. Ha siti archeologici e monumenti che adornano piccoli paesi e borghi collinari che premiano il viaggiatore con un viaggio senza fine nella cultura e nella bellezza. I turisti che vengono in Piemonte sono accolti calorosamente dalla gente del posto che ancora non capisce bene cosa c’è di così speciale nei loro paesaggi meravigliosi, il cibo e il vino da morire, la cultura e l’arte in ogni angolo e il grande stile di vita che tutti considerano concesso.

Dogane e murene

Cultura del caffè

La “cultura del caffè” è una parte fondamentale della normale vita piemontese e tutto un ordine sociale ruota attorno alla sosta nei bar e nei ristoranti. Anche i villaggi più piccoli avranno almeno un bar che funge anche da caffetteria e luogo di ritrovo generale.

Vale la pena notare che se vuoi fonderti con la gente del posto, non bere mai cappuccino dopo le 10:00. Il cappuccino è considerato una bevanda solo per la colazione, dopodiché la maggior parte degli italiani passa a bere l’espresso

Bere aperitivi è una parte fondamentale della cultura del caffè piemontese. Questa è la meravigliosa tradizione di servire snack con bevande [non caffè]. Quando si ordinano le bevande durante l’aperitivo, si possono gustare snack di accompagnamento che vanno da semplici ciotole di frutta secca, a bocconcini di pizza fresca e deliziose salse salate. Ci sono due periodi di “aperitivo” in un giorno ed è difficile essere precisi sugli orari esatti. Il primo inizia poco prima di pranzo, che in Piemonte significa intorno alle 12:00 e prima delle 13:00. Il secondo avviene in prima serata intorno alle 17:30 fino alle 19:30. Questo è normalmente il periodo più movimentato nei centri storici, quando i piemontesi si abbandonano al loro amore per le passeggiate, per lo shopping e semplicemente per essere visti socializzare con gli amici. I bar competono tra loro per offrire i migliori aperitivi, quindi controlla in giro per trovare il migliore.


Mangiare fuori – Capire il menu

Quando mangi fuori in Piemonte non aspettarti sempre un menu, il cibo del giorno in molti ristoranti sarà influenzato da ciò che è di stagione e da ciò che è stato acquistato fresco quella mattina, normalmente da un mercato locale. In generale, poiché la maggior parte del cibo è preparato fresco, i ristoranti preferiscono avere un preavviso sui numeri degli ospiti, quindi è consigliabile prenotare, inoltre informarli in anticipo se si hanno esigenze dietetiche particolari.

Se ottieni un menu, sarà normalmente diviso in diverse sezioni sotto i titoli: Antipasti; Prima Piatti; Contorni; Secondi Piatti; e Dolci. Tradotto approssimativamente corrisponde ad Antipasto, Primo Piatto, Contorni/Verdure, Secondo Piatto e Dolce. Gli Antipasti sono una specialità piemontese e un pranzo tipico piemontese può comprendere molte portate di Antipasti. Consulta la pagina Cibo sul nostro sito we per trovare esempi di tutti i diversi corsi. Non preoccuparti se il tuo italiano non è perfetto perché la maggior parte dei proprietari sarà orgogliosa di scegliere qualcosa da farti mangiare e sorprenderti con una lunga sequenza di piatti diversi. Non è raro che ti venga offerto un menu degustazione di piatti preselezionati da provare. La sera è perfettamente accettabile selezionare le voci da una sola sezione del menu, ad esempio ordinare solo un primo piatto o ordinare più portate di soli antipasti. Se riesci a mantenere il ritmo, i dessert possono essere meravigliosi e ci sono vari meravigliosi formaggi locali. Grissini [grissini sottili] e/o panini sono normalmente serviti all’inizio del pasto e spesso forniti senza costi aggiuntivi. Alcuni ristoranti [in particolare nelle città più frequentate dai turisti] aggiungeranno un coperto standard per il servizio, ma non è una pratica diffusa. La mancia non è necessaria o prevista e anzi può essere offensiva in alcune circostanze. Consulta il nostro traduttore di menu.

In Piemonte esiste un numero eccezionalmente elevato di ristoranti, tutti ispirati a una cucina territoriale più o meno tradizionale. Molti sono famosi a livello internazionale; altri esprimono la loro creatività come semplici trattorie. Si stanno diffondendo sempre di più le enoteche o le moderne osterie, che puntano sul servizio dei vini accompagnati da buoni piatti tipici. Consulta i nostri collegamenti ai ristoranti consigliati per consigli specifici.

Pranzo

Qualunque cosa tu decida di fare in Piemonte è importante capire che tutto si ferma a pranzo! Per almeno due ore ogni giorno tutto si ferma per il cibo. La maggior parte delle persone torna a casa perché la norma è lavorare a pochi chilometri da dove vivi. Anche a Torino [il capoluogo piemontese] la maggior parte dei negozi chiude intorno alle 12.30 e non riapre prima delle tre. I piemontesi amano mangiare bene e prendono molto sul serio il cibo e il vino, il pranzo è il pasto principale della giornata e il pranzo della domenica con tutta la famiglia è spesso di nuovo più grande.

In viaggio in Piemonte: una breve guida per intrepidi enoappassionati

Al confine con le Alpi, il Piemonte è una regione pittoresca e ricca di storia nel nord-ovest dell’Italia. A quasi 10.000 miglia quadrate è tutt’altro che piccolo e composto da molte città e comuni è un mosaico di cultura e intrighi. Circa 1 ora a sud della capitale della regione, Torino, si trova una regione collinare conosciuta come le Langhe. Famose per il vino, i formaggi e i tartufi, le Langhe sono riconosciute dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, anche per la straordinaria testimonianza vivente della tradizione vitivinicola. Con i vini che sono saliti a livelli stratosferici negli ultimi decenni, il Piemonte è diventato una tappa obbligata per gli amanti del vino di tutto il mondo. Tuttavia, data la sua natura rurale, spesso antiquata, può essere difficile da navigare per i visitatori alle prime armi. Ho avuto la fortuna di visitare la zona più volte, è un comune che ha molto da offrire all’intrepido esploratore. Spero che questa breve guida renda più facile visitare il Piemonte, aiutandoti a ottenere il massimo dai tuoi viaggi.

Come arrivarci

Torino è l’aeroporto più comodo per chi vuole visitare Barolo e/o Barbaresco. I voli per Torino dall’Europa sono relativamente economici ed essendo un hub metropolitano la città ha ampi collegamenti di viaggio con Alba, una città locale ideale (a circa 1 ora da Torino in auto) con numerosi hotel, ristoranti e bar. Se più facile, per qualsiasi motivo, Milano è anche un aeroporto fattibile, a circa 1 ora di treno da Torino. Coloro che volano a Torino o Milano potrebbero desiderare di trascorrere una giornata in entrambe le città, c’è molto da vedere e da fare, volare a Milano può essere l’ideale per coloro che desiderano espandere il proprio viaggio oltre il semplice vino.

Avendo scelto di prendere i mezzi pubblici durante le visite precedenti, durante una visita recente ho noleggiato un’auto. Ciò si è dimostrato sia più efficiente che conveniente. La soluzione migliore è Auto Europe, un sito di comparazione di noleggi, dove troverai l’offerta più adatta alla durata del tuo soggiorno e all’entità del tuo budget. Il prelievo è semplice dall’aeroporto di Torino e il parcheggio è abbastanza ampio ad Alba. Viaggiare è facile usando Waze o Maps, anche i segnali stradali sono abbastanza facili da seguire anche con una conoscenza di base dell’italiano.

Un posto dove stare

Sia il Barolo che il Barbaresco rimangono particolarmente rurali, i taxi la sera tardi possono essere difficili e sebbene ci siano una serie di ottimi ristoranti, non sono sempre facili da raggiungere. Su questa base consiglio di soggiornare ad Alba, situata a circa 30 minuti sia da Barolo che da Barbaresco. I taxi sono accessibili così come i trasporti pubblici, ristoranti e bar. Ci sono molti hotel disponibili, Air B&B o Booking.com di solito sfornano una manciata di risultati adatti. Durante l’ultima visita, ho soggiornato alla Voglia di Vino Locanda, un B&B moderno, pulito ed economico nel centro di Alba. Il caffè e i pasticcini a colazione sono un punto culminante particolare e la sera l’enoteca e il ristorante al piano di sotto sono l’ideale.

Se ti senti un po ‘più avventuroso e vuoi soggiornare a Barbaresco, la prima volta che ho visitato ho soggiornato al Bed & Breakfast Giuseppe Cortese. Immerso tra alcuni dei vigneti più apprezzati del Barbaresco e di proprietà della rinomata famiglia Cortese. La villa ha una vista spettacolare, le camere sono ben arredate e una piscina è disponibile in estate. La famiglia è inoltre lieta di ospitarvi per un tour e una degustazione a vostro piacimento.

Enoteche in abbondanza

Passerò ai ristoranti e alle visite in cantina, ma prima parliamo di enoteche. Ogni volta che visito una regione vinicola, inizio immediatamente a setacciare Internet per trovare un’ottima enoteca, sia per la sera che per il giorno. A volte ci riesco, ma per un motivo o per l’altro, spesso fallisco. Visitare il Piemonte non è diverso; tuttavia, qui non mancano le enoteche epiche.

L’enoteca Koki si trova nel cuore del villaggio di Barbaresco, una sosta perfetta per un rinfresco di metà pomeriggio o una bottiglia di prima serata, tonnellate di ottimo vino (La Spinetta ecc.) al bicchiere e una lista steller. L’Enoteca La Vite Turchese, invece, si trova a Barolo paese, analogamente a Koki è ottimo a metà pomeriggio o prima serata. Il negozio confeziona alcune bottiglie serie e tutte sono disponibili per l’acquisto, Pol Roger al bicchiere l’ultima volta che ho visitato è stata una delizia rinfrescante dopo aver assaggiato a Chiara Boschis, che è proprio in fondo alla strada. Infine Voglia di Vino, ad Alba, uno dei miei ritrovi preferiti la sera tardi dopo cena. Buona lista internazionale e molto disponibile al bicchiere. Tutto quanto sopra ha elenchi superbi secondo gli standard di chiunque e tutti a prezzi ragionevoli, essendo il prezzo una delle attrazioni più discrete della regione.

Mangiare fuori

Oltre ad essere la patria di alcuni dei viticoltori più dotati al mondo, le Langhe vantano tutta una serie di ottimi ristoranti. In effetti, il Piemonte contribuisce a consolidare il posto dell’Italia nei regni alti della guida Michelin, con 39 ristoranti stellati in totale. Tuttavia, ciò che è veramente eccezionale nei ristoranti della regione è la gamma di stile e prezzo. Dalle trattorie e osterie più piccole a conduzione familiare, ai ristoranti stellati Michelin, puoi avere un assaggio del ricco patrimonio culturale della regione qualunque sia il tuo budget.

Locanda Fontanazza, una gemma nascosta a La Morra con una vista eccezionale su tutta la regione, perfetta per il pranzo in una giornata asciutta e limpida. Gli ingredienti sono di provenienza iper-locale e su base stagionale, il menu riflette la qualità degli ingredienti, semplice ma efficace. La carta dei vini è ampia con bottiglie di produttori meno noti ma lodati. La Libera, un ristorante eccentrico ma ben eseguito ad Alba, il menu è rappresentativo dei piatti tradizionali della regione, raffinati e ottimizzati. La lista dei vini è entusiasmante e conveniente, la mia ultima visita ha coinvolto Produttori Muncagota e altro ancora. L’Osteria taStè si trova in una vecchia scuola, a pochi passi dal B&B Giuseppe Cortese. Al culmine della stagione del tartufo, taStè offre ai commensali un menu incentrato sul tartufo a un prezzo più che ragionevole. Mi sono concessa una tartare con abbondante scaglie di tartufo, una bottiglia di Barbaresco Pora e tanto altro.

La Ciau del Tornavento è un must stellato Michelin per gli amanti del vino in visita in Piemonte. Un piacere indulgente, opulenza incarnata ovunque. Ambienti impressionanti, personale cortese e una carta dei vini che assomiglia a una bibbia, sono motivi sufficienti per visitarlo. Il cibo è creativo, durante la stagione del tartufo La Ciau offre un incomparabile menu degustazione di tartufi, con alcuni dei tartufi più grandi che abbia mai visto rasati ai tavoli, è grande l’odore che infonde l’aria. Tuttavia, questo non è il momento clou. Per gli amanti del vino è d’obbligo un viaggio nell’ampia cantina, un caveau First Growth, un muro d’Yquem e migliaia di bottiglie da sfogliare. Tom Hyland, Food & Drink presso Forbes, ha esplorato altri stabilimenti della regione qui, così come Valerie qui.

Le cantine

Ho un approccio laissez-faire alla visita delle cantine, vedo qualsiasi motivo di vincolo riguardo al fatto che un’azienda vinicola abbia o meno una pagina di “tour” sul proprio sito. Raramente sono timido nell’inviare un’e-mail. Se c’è un particolare produttore che ammiri, trova il suo sito Web e inviagli un’e-mail. Qual è la cosa peggiore che può succedere, giusto?

Qui sono elencati alcuni dei produttori che ho visitato che mi hanno particolarmente colpito sia per quanto riguarda i vini che per il tour stesso. Questi includono ma non sono limitati ai Produttori del Barbaresco, Claudia Cigliuti, Oddero, Chiara Boschis, Elio Grasso, Marchesi di Gresy, Massolino, Aurelio Settimo. Ci sono un certo numero di produttori che mi piacerebbe visitare e che incoraggerei anche voi, tra questi Cascina Roccalini, Ceretto, Pio Cesare, Albino Rocca, Roagna, Fletcher Wines, Elio Sandro, Fuori dall’immediato più accessibile, che io ho notato in precedenza, ci sono un certo numero di produttori che mi piacerebbe visitare ma in realtà è difficile per i profani farlo, inclusi in questa “lista dei desideri” ci sono Giuseppe Rinaldi, Gaja, Bruno Giacosa, Giuseppe Mascarello, Bartolo Mascarello, Lorenzo Accomasso, Aldo Conterno, Giacomo Conterno, Giacomo Fenocchio, Paolo Scavino.

Certo, ci sono molti altri produttori brillanti, elencarli tutti sarebbe un’impresa inutile. Invece, ho semplicemente dato i nomi dei produttori che io stesso ho visitato e quelli che vorrei visitare in futuro, questo dovrebbe aiutare a restringere la tua selezione.